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Chiesa del Rame di Ottima Qualità
LISTA MAGENTA
4 – Sangue
Secondi tentativi
Il primo bagno di Jun è stato un disastro. Al secondo, Vaniard è più preparato, o almeno spera.
Ha ben studiato cosa è piaciuto alla chimera dalla prima volta e cosa, invece, è andato storto. L’acqua tiepida, il sapone delicato, una mano cauta sulla schiena vanno bene. Spingere la testa verso l’acqua non va bene.
Si è attrezzato con un paio di brocche in terracotta e più pezze di stoffa, e ha deciso che entrerà anche lui nella tinozza. Rimanere fuori, aggirarsi intorno a Jun come un avvoltoio, con le mani che calano dall’alto, sembra troppo impositivo ora, alla luce delle precedenti reazioni.
Aiuta Jun a liberarsi del lenzuolo con cui è andato in giro dal bagno precedente. È semplice, ma del cotone più pregiato che abbia, soffice quanto un abbraccio. Ne ha pronto un altro, per quando il bagno sarà finito, e teme che dovranno usarlo: questo si è sporcato di sangue in un’infinità di piccoli punti, come papaveri in un campo di grando bianco. Non se ne sorprende. Jun ha passato una notte agitata e un giorno immerso nella propria mente, con le dita impegnate a scacciare un dolore fantasma sulle ferite appena chiuse.
La prima cosa che Vaniard fa, quando la chimera è in acqua, è grattare via il sangue rappreso da sotto le unghie.
Mantiene la promessa fatta a sé stesso e sacrifica la casacca e il pantalone che ha addosso, entrando nella vasca sotto lo sguardo guardingo di Jun.
«Così posso aiutarti più facilmente» dice, facendogli segno di spostarsi un poco.
Prende a sfregargli la pelle come il giorno prima, cercando di essere il più delicato possibile, e intanto mormora una litania di «va tutto bene», «rilassati» e «presto starai meglio».
L’acqua si colora velocemente di rosa e così i suoi abiti. Sa già che le massaie non riusciranno a togliere quella sfumatura, così come non riusciranno a toglierla dagli stracci che sta usando per frizionare la pelle di Jun. Il sangue impregna i vestiti con la stessa facilità con cui scivola via dalle vene. Un ricordo indelebile e doloroso quanto una cicatrice.
Hanno tante cicatrici davanti a loro, ma va bene, purché Jun smetta di sanguinare.