Settimana: 3
Missione: M2
Prompt: Interferenza
Titolo: Mancanze e minacce
Fandom: Originale
Rating: sfw
Warning: /
Note: risposta/sequel di “Per un bicchier di vino”
Per Ailo Mealto Hannover IV
di Villa Aurelia
Città di Rea Marina
Rive Occidentali
29° giorno, 7° mese, 5° anno dello Scorpione
Caro Ailo,
Ricevere un’altra tua lettera così presto mi ha sorpreso. Mi sono preoccupato per qualche secondo, ma realizzato che non eri in pericolo di vita, mi sono tranquillizzato. Tutto sommato, mi ha fatto piacere. Mi fa sempre piacere leggere le tue lettere.
Ti ho visto tenere la corrispondenza al tuo scrittoio, nelle ore tranquille dopo i pasti, chino sulla carta. Far roteare la piuma tra le dita, mentre pensi a quali parole usare. È facile immaginarti nella stessa posizione quando scrivi a me. È un’immagine che, sì, mi fa piacere.
Mi dispiace per le imminenti nozze di tuo padre. Non credo di capire fino in fondo il tuo astio, ma sei ferito, è chiaro su carta e, per questo, mi dispiaccio.
Ho cercato notizie della donna come hai chiesto, ma non ho saputo niente dalle mie conoscenze, né trovato nulla nelle raccolte di storia di Kasar. Continuerò a cercare.
Ho chiesto notizie anche di Nawel l’alchimista. Uno di noi due deve prestare attenzione a che tipo di persone frequenti, soprattutto se te le porti a letto. Da quel che ho potuto leggere, sembra un tipo interessante e abbastanza affidabile. Probabilmente è vero che piacerebbe anche a me.
Mi accontenterò di saperlo al tuo fianco, che ti fa arruffare le penne e fare acquisti ridicoli per corteggiarlo. Avete la mia benedizione.
Ti prego, però, se hai intenzione di presentarlo a tuo padre, questa volta non scaricarlo solo perché lui lo approva. L’approvazione di quell’uomo non è una buona ragione per scaricare nessuno, ne abbiamo già parlato.
Delle mie ultime imprese, te ne ho ampiamente parlato nella lettera principale. L’ho spedita otto giorni fa e dovrebbe arrivarti a breve; al contrario di questa, che partirà con la Tenace e non sarà sulle Rive Occidentali prima della metà del mese.
Aggiungo solo una notizia, che ho saputo ieri: mia madre è di nuovo incinta. Il bambino o la bambina - io ho scommesso che sarà maschio - dovrebbe nascere in piena primavera. Entrambi sembra stiano bene.
Vorrei che fosse una femmina, questa volta. Mi piacerebbe molto avere una sorellina, dolce e più tranquilla, a cui fare le trecce tra i capelli e insegnare a nuotare. Ho scommesso contro questa possibilità così che, sia che vinca sia che perda, sarò felice.
Anche tu mi manchi, già lo sai. Mi mancherai fino al momento in cui rimetterò piede a Rea Marina, e tornerai a mancarmi una volta che sarò salpato.
Nei miei sogni, ti trasferisci per studiare a Kasar con me. La tua voce viaggia di stanza in stanza. Viviamo sotto lo stesso tetto e non passiamo più di una giornata senza che le nostre rotte si intreccino.
È egoista chiederti di ignorare i tuoi sogni per esaudire i miei, lo so, ma te lo chiedo comunque. Come disse Saggia Celia, chiedere non costa nulla.
A presto, caro amico.
Sempre tuo,
Koa
Koa Vexekaro Rakko
Tenuta Rakko-Vara
Città di Kasar
Rive Orientali
Per Nawel Chiaraluce
alchimista e residente temporaneo presso l’Accademia Reale
Città di Rea Marina
Rive Occidentali
29° giorno, 7° mese, 5° anno dello Scorpione
Nawel Chiaraluce,
Non c’è stato alcun errore nel recapito di questa lettera, semplicemente ancora non mi conoscete.
Mi presento: sono il primo figlio del barone Rakko di Haravarat, delle Rive Orientali. Sono un ricercatore, rappresentante della Scuola di Kasar e maggiore finanziatore nella Spedizione Vega. Potreste conoscermi anche come cacciatore e combattente, ho partecipato e vinto molti tornei nella mia terra.
Sono un persona significativa per Ailo Mealto Hannover IV.
Vi scrivo per avvertirvi che se renderete la vostra presenza anche solo poco meno che lieta per Ailo, vi rintraccerò e mi adopererò per fare della vostra vita un inferno.
Sì, potete prenderla come la minaccia che è.
Mi sono informato su di voi. So che siete nativo delle Rive Orientali, di umili origini. Conosco il vostro aspetto e l’aspetto della vostra ultima casa. So dei peccati della vostra famiglia e dei sacrifici che avete affrontato per arrivare dove siete ora. So del vostro talento come alchimista e so anche che il più potente degli stregoni sarebbe un ciarlatano da strada, senza i giusti investitori a comprare la sua arte.
Non ho la presunzione di pensare di conoscervi da delle notizie che posso leggere su dell’anonima carta, né ho la reale intenzione di farlo. Mi basta che voi conosciate me, ciò che posso fare e ciò a cui tengo.
Mi terrò aggiornato sui progressi sociali tra voi e Ailo. E passerò sicuramente per una visita nel prossimo futuro. Non vi consiglio di dimenticarvi di me.
Nella speranza di un vostro comportamento assennato, per ora vi saluto.
Con rispetto,
Erede-barone Koa Vexekaro Rakko
Koa Vexekaro Rakko
Tenuta Rakko-Vara
Città di Kasar
Rive Orientali
Per Koa Vexekaro Rakko
Tenuta Rakko-Vara
Città di Kasar
Rive Orientali
12° giorno, 8° mese, 5° anno dello Scorpione
Piacere di conoscervi.
Nawel Chiaraluce
alchimista e residente temporaneo presso Villa Aurelia
Città di Rea Marina
Rive Occidentali
Nawel sorrise con le labbra premute sulla spalla di Ailo. La sua pelle era ancora accaldata dall’amplesso, piacevole da toccare come una morbida coperta di lana lavorata. Non avrebbe permesso che si raffreddasse, avrebbe continuato a stringerlo nel loro letto finché Ailo non si fosse stancato per primo.
Cosa che sembrava improbabile accadesse a breve, tanto sembrava preso dalla sua corrispondenza. Il suo amico, Koa, aveva scritto per lui pagine e pagine di parole e Ailo le leggeva con attenzione vorace, ritornando più volte sui paragrafi precedenti e accarezzando la carta con dita affettuose.
Nawel aspettò pazientemente che finisse di leggere, per poi passargli della carta intonsa e una penna, ricevendo in cambio un bacio di gratitudine.
“Ti ho mai parlato di Koa?” Chiese Ailo, cambiando posizione in modo da poter appoggiare i fogli su una gamba per scrivere.
Non l’aveva fatto. Koa, in compenso, aveva parlato per sé stesso da solo e in modo molto intenzionale.
Nawel sorrise ancora a quel pensiero. “Sì, so chi è per te. Come sta?”
Ailo si lanciò in un racconto dettagliato delle ultime avventure del suo amico, della sua ricerca e di quanto gli sarebbe piaciuto condividerle con lui.
Parlava in un modo talmente aperto, a suo agio e pregno di affetto da intenerire. Continuava ad appoggiarsi al suo petto in un modo talmente aperto, a suo agio e pregno di affetto da riempire Nawel di affetto a sua volta, verso il suo amante e verso quell’amico lontano che già gli sembrava di conoscere, tramite Ailo.
Ailo lo amava, questo gli appariva chiaro. Ed era una parte di lui, tanto che amare uno avrebbe significato amare anche un po’ l’altro. A Nawel andava bene così.