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Settimana: 2
Missione: M3
Prompt: 15. Un gruppo di personaggi ha un rapporto molto stretto e condivide tutto.
Fandom: Originale
Rating: G
Warning: /
Note: Mermaid!au
Missione: M3
Prompt: 15. Un gruppo di personaggi ha un rapporto molto stretto e condivide tutto.
Fandom: Originale
Rating: G
Warning: /
Note: Mermaid!au
Un segreto condiviso
Psi detestava lasciare quella grotta almeno quanto detestava la pesca intensiva, se non di più. Lasciare la grotta voleva dire lasciare Rio. Il suo splendido, amato Rio, che l’Oceano non aveva voluto con sé e lasciato alla desolante terra, con due gambe - due bellissime gambe, per carità, con dieci adorabili dita in più - al posto della coda. Ergo, l’Oceano era uno stronzo. E lui sull’orlo di un’irritazione di membrana nittitante ogni volta che lasciava la grotta - sull’orlo delle lacrime, Rio diceva che, anche se non le avevi, era un’espressione che si poteva utilizzare per uno stato d’animo.
Anche quella settimana la bolla era scoppiata, e a lui non restava che tornare a casa.
Cercò una corrente che potesse trasportarlo fino alle Crepaccio Pacifico, ma si tenne ben alla larga, una volta lì, dall’entrata del palazzo arrampicato sulla roccia. Sua madre sarebbe sicuramente stata nel cortile e avrebbe notato la sua irritazione, il suo stato d’animo o quello che era, e non gli avrebbe dato tregua finché non avesse sputato il granchio.
Aveva bisogno di conforto, silenzioso e accogliente. Soprattutto, aveva bisogno di parlare di Rio e non avrebbe potuto farlo con chi non era mai andato oltre il pregiudizio.
Si avvicinò a una delle entrate secondarie riservate ai residenti. Era un tunnel ricavato dal corallo spugnoso, che portava dritto alle stanze dei suoi fratelli e sorelle, senza quasi incroci o diramazioni. Era molto comodo e lo usavano tutti quando dovevano sgattaiolare via o rientrare senza dare spiegazioni immediate. Vi scivolò dentro e si lasciò quasi trasportare fino all’androne dove sbucava.
Nella sala c’era quasi tutta la sua famiglia al completo. Rho doveva essere andato a caccia di vetri tutta la giornata e ora teneva il suo bottino davanti a sé, limando i vetri dei frammenti e accostandoli in composizioni luminose. Ni lasciava che Della le pettinasse i capelli, beata. Tau sembrava annoiato come suo solito circondato da pareti, e la coda gli fremeva sollevando piccoli vortici di sabbia. Lo salutarono tutti appena entrò.
Della si sollevò dal grembo della loro sorella per precipitarsi da Psi. Sollevò le braccia e Psi fece lo stesso, pronto a prendere sua sorella; lei però cambiò rotta e gli strappò la sacca che teneva su una spalla.
“Attenta!” Gridò Psi, sapendo che la borsa impermeabile rimaneva tale solo finché era chiusa. “Non la aprire. Ridammela.”
Doveva metterla al sicuro il prima possibile, magari in una delle sacche d’aria in camera sua.
“Cosa ti ha portato questa volta? Sono oggetti rari? Si possono usare sotto la superficie?” Della era implacabile. “Per caso ti ha dato qualcosa anche per me?”
Psi si riprese la sacca con una manata. Poco ma sicuro, non avrebbe condiviso i regali di Rio con nessuno.
“Non sono affari tuoi, cetriolo. Non c’è niente per te, non sa neanche chi sei, perché dovrebbe farti un regalo?”
“Se magari ci presentassi!”
“Presentare chi?” Rho alzò lo sguardo dai suoi vetri. Fingeva soltanto, l’imbroglione, di essere disinteressato a quella discussione. In realtà, Psi scommetteva che era il più curioso di tutti.
“Il ragazzo terrestre di Psi” Della lo disse come la loro madre avrebbe detto “il principe tritone in persona”.
“Ah, sì, sì vero.” Rho dissimulò con una mano, ma non ingannava nessuno. “Com’è che si chiamava?”
Della aprì la bocca per rispondere. Poi la richiuse e spalancò gli occhi, sgomenta di non sapere quel dettaglio.
“Rio.” Parlò a sorpresa Ni e fu il turno di Psi di guardarla ad occhi spalancati. Sua sorella maggiore non era una pettegola! Era uno scoglio solido ed affidabile, custode di segreti e intima confidente.
Lei gli sorrise dolcemente, come solo le sorelle maggiori sapevano sorridere ai più piccoli, e Psi mimò “traditrice” con le labbra.
Della si rianimò subito. “Rio! So tutto di Rio” eccetto il nome “Riempie Psi di regali fantastici dalla superficie e Psi non gli ha ancora detto di smettere, nonostante il corteggiamento sia finito settimane fa.”
Con un colpo di coda particolarmente energico, Psi rispedì Della sul grembo di Ni, che gli fece il favore di rimetterle le mani tra i capelli.
Nel voltarsi - sospettava che gli fosse affluito un po’ di colore alle guance - Psi trovò a Tau a sbarrargli la strada verso la sua camera. La coda continuava a tremargli e aveva anche preso a tormentarsi le dita.
Psi si dimenticò della sacca. “Cosa c’è, piccola perla?”
Tau, strecciò le mani e gli nuotò intorno. “Ce lo devi presentare. Se è importante, ce lo devi presentare. Anzi, non è importante finché non ce lo presenti.”
Psi fu quasi commosso dalle parole del fratellino, finché non aggiunse. “Devo portarlo alle Cascate Fredde.”
Che l’Oceano ce ne scampi, pensò. “Assolutamente no. Sono troppo forti per Rio, lo sai che i terrestri nuotano come pesci camaleonte.”
Poi, che quelle correnti spigolose fossero troppo forti anche per i giovani sirenidi, Tau lo ignorava deliberatamente. Lui si divertiva così.
“Non deve mica entrarci dentro, può guardare.”
“Sì! Portalo quaggiù, voglio conoscerlo anch’io.” Della non si lasciò sfuggire l’occasione, perfino tra le grinfie di Ni. “E dimmi quali perle preferisce! Gliele regalerò, così Rio porterà roba della superficie anche a me.”
“Stellina…” La riprese Ni, con una tirata delicata di capelli.
“Oh! Ma non per corteggiarlo.” Aggiunse subito la sua sorellina. “Te lo giuro, Psi, non voglio corteggiarlo. Voglio solo i suoi gingilli.”
Ni sospirò. Rho si era fatto stranamente silenzioso, non fingeva neanche più di armeggiare con i vetri. Psi sapeva che, per quello che voleva proporre, sarebbero stati loro due i più insicuri.
“Ecco, in realtà era di questo che volevo parlarvi. Vorrei che conosceste Rio, sul serio.” Aveva tutta la loro attenzione. “Come dice Tau, è importante per me, e anche voi siete importanti per me. Vorrei presentarvelo. Dovremo avvicinarci alla superficie…” Non li avrebbe portati nella grotta, quella era la bolla sua e di Rio, e di nessun altro. “... e dovrete mantenere il segreto, più di adesso. Ci state?”
“Si!” Gridò subito Della.
Tau gli nuotò intorno una seconda volta, già impaziente.
Psi guardò Ni, che si prese parecchi momenti per osservarlo, occhi come scavatori. Infine, annuì.
“Sei sicuro, fratello?” Chiese Rho. Aveva messo i suoi vetri definitivamente da parte. “Ci possiamo davvero fidare di questo Rio?”
“Come vi fidate di me.”
Non servì aggiungere altro.