Mar. 15th, 2025

COWT14

Mar. 15th, 2025 02:49 pm
 

Settimana: 2

Missione: M1

Prompt: nessun tipo di dialogo

Titolo: On the road

Fandom: Originale

Rating: sfw

Warning: /

Note: /


Le Red Mountains erano diventate una costante in quelle quattro ore di viaggio, incorniciate dal finestrino del lato passeggero. Svettavano immobili e pallide sul cielo limpido di prima mattina, le cime appena spolverate di bianco. Nonostante i chilometri macinati finora, loro non si erano mosse di un dito.

Jamie spostò gli occhi dalla strada alle montagne per l'ennesima volta in quel viaggio. E, come tutte le volte precedenti, lo sguardo scivolò dalle pendici frastagliate ai ciuffi di capelli di Simon, appoggiato al finestrino.

Ancora dormiva, con la testa sul giubbetto appallottolato contro lo sportello e la fronte che sbatacchiava appena sul vetro. I capelli arrivavano a coprirgli gli occhi ormai..

Jamie tornò alla strada, raddrizzando appena la traiettoria. Non vedeva altre auto e non si aspettava di vederle, ma non era il caso di rischiare di finire fuori carreggiata. 

Soddisfatto del nuovo assetto, tornò a guardare Simon. Staccò una mano dal volante per sistemargli meglio la propria giacca addosso, usata come coperta. Poi, gli accarezzò i capelli sulla fronte. Era arrivato il momento di tagliarli.

Simon sospirò e si mosse nel sonno, e Jamie ritirò subito la mano nel timore di svegliarlo.

La strada continuava a essere vuota e senza intrattenimenti. Le Red Mountains stavano immobili fuori dal finestrino. 

Al vedere una stazione di servizio, cinque chilometri più avanti, Jamie decise comunque di fermarsi, anche se non avevano bisogno di niente. Lasciando Simon al suo posto, scese dall’auto e superò i distributori di benzina, in direzione del locale ristoro.

Prese un caffè e, nel frattempo che quello veniva preparato, saccheggiò i distributori di merendine. Scelse due pacchetti di biscotti per sé, una brioche alla ciliegia e un sacchetto di M&M per Simon, due pacchetti di patatine per il prossimo futuro e mezza dozzina di bottigliette d’acqua per mandare tutto giù. Diede una scrollata veloce ai messaggi non letti sul cellulare, al meteo e al navigatore. Esaurite le distrazioni possibili, tornò in auto con le braccia cariche di merendine, facendo il giro lungo.

Lanciò tutto nei sedili posteriori, poi controllò di nuovo Simon. Il suo turno alla guida si avvicinava, ma Jamie non si sentiva stanco e non voleva davvero disturbare il suo passeggero. La giornata precedente era stata pesante, anche senza tutte le montagne russe emotive che Simon doveva aver sperimentato. Era probabilmente esausto. 

Jamie decise che avrebbe fatto decidere agli dei della radio. 

Si mise di nuovo al volante e accese la radio, sintonizzandosi su una stazione con della buona musica. Impostò il volume al minimo per distinguere le parole. Se Simon si fosse svegliato, allora fra un paio d’ore si sarebbero dati il cambio. Se avesse continuato a dormire, non lo avrebbe disturbato finché i suoi occhi non avrebbero implorato pietà.


COWT14

Mar. 15th, 2025 08:18 pm
 

Settimana: 2

Missione: M2

Prompt: 1. Destino

Titolo: La Biblioteca del Destino

Fandom: Full Metal Alchemist

Rating: sfw

Warning: /

Note: OCs


“Noi la chiamiamo Biblioteca di Ishvala, o Biblioteca del Destino. Contiene moltissimi libri, è forse la più grande di Ishval, ma non è una comune biblioteca. Lì dentro i libri non sono ordinati secondo un criterio, non sono ordinati proprio. Sono messi a caso e la regola è che, se prendi un libro, non lo devi riportare al suo posto, ma lasciarlo in un posto nuovo.”

Aknam tace per un momento, per assicurarsi che Randall lo stia seguendo. La faccia del suo amico, però, è piatta, tutto di lui è immobile come una statua, nessun luccichio di comprensione negli occhi.

Aknam aspetta pazientemente qualche altro secondo e, alla fine, viene ricompensato con un “stai scherzando?”

“No, affatto.”

Come se avesse premuto un pulsante, Randall si sblocca di colpo. Spalanca gli occhi, poi aggrotta le sopracciglia, scuote la testa; tutta una serie di emozioni che culminano in un presuntuoso disappunto.

“E come facciamo, di grazia, a trovare un libro che ci serve?” Chiede, ma Aknam sente del sarcasmo nella sua voce.

E, come ogni volta da quando si sono incontrati su quel fatidico treno, risponde al sarcasmo del suo amico con la totale sincerità.

“Se è destino che lo trovi, Ishvala te lo farà trovare.”

Il momento di stasi si ripete. 

Di nuovo, “stai scherzando?”

E di nuovo, “no, affatto.”

La carrellata di emozioni, questa volta, è sostituita interamente da un semplice quanto esplicativo prendersi il viso tra le mani. 

“Fammi capire bene: voi tenete dei libri, anche libri antichi immagino,” Randall solleva la testa per guardarlo e, al suo cenno affermativo, la rituffa tra le mani, “ammassati da qualche parte senza ordine, criterio, catalogo o registro che sia,” cerca di nuovo conferma, la ottiene, “con il presupposto che, se vi serve qualcosa, il vostro dio ve lo farà cadere tra le mani mentre passeggiate tra gli scaffali?”

A quell’ultima frase, è Aknam a fare un verso di disapprovazione. “Supponente,” lo rimbrotta. 

A volte capita che a Randall sfugga di mano lo scetticismo. Come tutti gli Amestrisiani insegue la scienza, ma dimentica che ogni cosa che oggi chiama fatto dimostrabile, ieri era un’ipotesi ancora da dimostrare, l’altro ieri un’idea senza fondamenti. E se si bocciano le idee solo perché in questo momento non si possono comprovare, allora non si arriverà mai alla verità.

Fortunatamente, il suo amico è in grado di fare un passo indietro. 

“Riformulo: se vi serve qualcosa lo troverete, perché la forza della fede è più efficiente di una catalogazione alfabetica?”

Il più delle volte.

“Ancora supponente.”
Randall geme e comincia a massaggiarsi le tempie con i polpastrelli. “Non riesco a non essere scettico, in questo caso.”

Aknam lo raggiunge alla scrivania, sedendoglisi accanto. Sono circondati dai libri che hanno consultato, sul tavolo e sul pavimento. Riviste scientifiche, dossier di ricerca, persino appunti presi a mano direttamente alla fonte. In mezzo a quell’oceano di sapienza, il suo amico sembra un piccolo naufrago alla deriva.

“Se hai già un titolo in mente, non hai bisogno della Biblioteca del Destino. Ma noi non abbiamo un titolo, abbiamo solo una domanda. Io credo che Ishvala ci darà una risposta.” Indica i libri aperti con una mano. “Per ora, la tua scienza non ha saputo rispondere.” 

Gli stringe una spalla. 

Randall solleva lo sguardo per puntarlo nel suo. 

Aknam cerca di apparire il più fermo possibile, un’isola sicura tra i flutti. “Cosa ci costa dare una possibilità alla mia fede?”

Randall chiude gli occhi e sospira, le spalle che cedono sotto la sua presa. Si è appena arreso.

“Non ho idee migliori da proporre,” dice.

Aknam lo scuote, d’improvviso felice e ottimista. “Allora è deciso! Si parte per Ishval.”


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