30/10
Chiesa del Rame di Ottima Qualità
LISTA MAGENTA
10 – Tango
Primo passo
Leo ha otto anni la prima volta che vede un ballerino professionista.
La scuola è iniziata da un mese e lui ne è già stanco. Ha salutato i suoi amici alla fermata dello scuolabus e deciso di fare la strada lunga che passa per il centro del quartiere, quella con i viali alberati. Vuole raccogliere più castagne possibile e si diverte a spararle con i piedi fuori dal guscio, mentre cammina tra i negozi.
Passa la farmacia e il fruttivendolo e all'incrocio, tra il negozio che vende vernici e quello con gli uffici dall'aspetto noioso, trova una novità: un negozio nuovo.
Non lo avrebbe notato se non fosse stato per la musica che arriva in strada dalla porta lasciata aperta. Una musica senza parole, da ballo, come quella che c'è nei programmi che guarda sua nonna.
Non ricorda cosa ci fosse prima. A Leo sembra di aver sempre visto una vetrina vuota e buia, uno spazio grande ma vuoto dietro di essa. Ora invece il vetro é lindo e riflette la luce dell'insegna al neon, colorata e svolazzante. Da dentro arriva altra luce e una marea confusa di figure che si muovono catturano l'occhio di chiunque ci passi davanti.
Leo rallenta e si avvicina, lasciando perdere le castagne.
Le figure che si muovono sono uomini e donne vestiti in abiti attillati che sfrecciano sul parquet a tempo di musica incalzante. I loro piedi si intrecciano e ruotano e si piegano, e anche i corpi si intrecciano e si piegano, ma i ballerini non cadono mai. Anzi, volteggiano come se delle mani invisibili li sorreggessero, spavaldi e sicuri.
Leo non ha mai visto niente di simile. Sono così vicini, oltre il vetro, che sente quasi di poter allungare una mano e toccarli. Non riesce a levar loro gli occhi di dosso.
Quando la musica finisce e le coppie si fermano è come se una bolla di sapone gli scoppiasse davanti la faccia. Si concentra sull’uomo che gli sta di fronte, a un metro dalla vetrina: ansima e si asciuga le mani sudate sui pantaloni, le cosce gli tremano. Eppure ha un’espressione beata in viso, come quella dei calciatori quando segnano un goal nei minuti di recupero, prima che la squadra li travolga.
Il ballerino si accorge di lui e agita una mano in saluto.
Leo si accorge a malapena di ricambiare. Tutto ciò che vuole al mondo, in quel momento, è vederlo ricominciare a ballare.